Da Caseificio Nonno Benito non ci facciamo cogliere impreparati e siamo sempre pronti alle novità:...
Modelli di sostenibilità condivisa: in Italia serve una svolta per il lattiero-caseario
Nonno Benito è trai i migliori caseifici della Toscana e garantisce i più alti standard qualitativi per la produzione sostenibile
In questi ultimi anni abbiamo assistito ad uno spostamento dell’attenzione di consumatori e stakeholder sul macro-tema della sostenibilità a livello nazionale e mondiale. Il consumatore infatti ricerca prodotti che, oltre a rispettare i prerequisiti di sicurezza alimentare, rispondano anche ad esigenze di tipo etico come: rispetto dell’ambiente, degli animali, dei lavoratori, della collettività. La sostenibilità rappresenta di certo un concetto ampio e sfaccettato ma oramai è condiviso e riconosciuto a tutti i livelli. Questo concetto si sostanzia nell’insieme di tre pilastri:
- economico: capacità di generare reddito e lavoro;
- ambientale: capacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali;
- sociale: capacità di garantire condizioni di benessere umano, i diritti umani, le pratiche di lavoro, le pratiche operative leali, la tutela dei consumatori, il coinvolgimento e lo sviluppo della comunità, la qualità culturale e la salubrità del prodotto e del suo gesto di consumo.
Sorge però un problema perché, se da una parte la definizione di sostenibilità è condivisa da tutti, dall’altra mancano sistemi di valutazione riconosciuti della stessa. Esistono sul mercato diverse iniziative volte a valutare la sostenibilità ambientale (LCA, EPD, PEF, CFP, WFP etc.), la sostenibilità sociale (SA 8000, Sedex etc.), la sostenibilità economica (Fair trade).
Anche in Italia esistono progetti specifici in materia di sostenibilità; si tratta di iniziative che hanno previsto la definizione di standard che regolano requisiti e indicatori per le filiere del vino (Standard Equalitas), dell’olio extravergine di oliva (Standard EVO Sostenibile), dei cereali e dei semi oleosi (Standard cereali e semi oleosi sostenibili).
L’attenzione dell’opinione pubblica rispetto all’impatto delle filiere zootecniche è cresciuta negli ultimi anni. La produzione di latte e derivati rappresenta un settore molto importante della zootecnia e dell’industria alimentare. Pur tuttavia l’allevamento del bovino da latte è spesso associato a pratiche intensive alle quali viene associato ad un grande impatto ambientale ma anche a modalità di allevamento poco etiche in termini di benessere animale, utilizzo del farmaco etc.
Servono risposte in questo senso e bisogna partire dagli esempi virtuosi, come quello del Caseificio Nonno Benito, una garanzia nella produzione di prodotti caseari a Km0 in Toscana. Contattaci per tutte le informazioni di cui hai bisogno: 0577 623587.